Tales of Balance: la costanza di Sara, che ha saputo fare le scelte giuste per la sua vita personale e professionale

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A volte il futuro ci sembra velato di nero e non riusciamo a capire bene quale strada percorrere. Sara ha aspettato, con pazienza e sacrificio, e alla fine ha trovato il fiammifero che ha fatto diventare la sua strada un vero e proprio cammino luminoso.

Non sempre la vita ci offre dei segnali chiari su dove andare e quali scelte compiere. Ci sono momenti in cui siamo noi stessi a dover risolvere il rebus, con sacrificio e pazienza.

Questo è uno dei momenti che ha portato Sara a lavorare in Balance da ormai 5 anni e questa è la sua bellissima storia.

Ciao Sara, raccontaci un po’ di te!

Sono Sara, ho 44 anni e vivo nella regione dove sono nata: la Sardegna!

Sono rimasta qui fino ai primi anni di Università, frequentando quella di Cagliari, per poi spostarmi a Milano perché la formazione che avevo scelto, quella legata all’ingegneria biomedica, aveva qui i corsi di studio idonei per il mio percorso.

Mi sono laureata e ho seguito per un anno la ricerca, pubblicando anche la mia tesi. Ma non ero soddisfatta, perché non avevo uno stipendio sicuro e lavorare nella ricerca avrebbe significato dover chiedere aiuto ai miei genitori, non essere indipendente, sempre alla ricerca di un contratto.. Non volendo vivere così, ho iniziato a pensare di formarmi in un ambito diverso, quello informatico, perché c’erano molti ruoli disponibili come consulente.

Quindi hai cambiato decisamente strada?

Esatto. Mi sono formata come consulente informatico e sono rimasta a Milano, dove ho svolto il primo colloquio di lavoro. Sono stata presa e ho iniziato a perfezionare le mie conoscenze. Crescendo, ho cambiato ruolo e mi sono spostata in un’altra azienda, dove ho assunto la responsabilità di analista funzionale e il ruolo di supporto per chi faceva help desk come prima esperienza. Ho continuato a crescere e ad avere competenze sempre più senior, ma dentro di me c’era il pensiero di tornare a casa, nella mia Sardegna.

Come ti faceva sentire, questo desiderio che iniziava a prendere forma?

Avevo un po’ paura, a essere sincera, perché nel mio territorio non c’era disponibilità per ruoli come il mio, quello legato all’informatica. Ma la voglia di tornare era tanta, così ho preso la decisione di lasciare Milano. Subito ho capito che avrei avuto difficoltà a collocarmi, così ho iniziato a lavorare come agente pubblicitario, ma sentivo che non era il mio posto e non era il ruolo adatto a me. Ho continuato così per circa un anno.

Cosa ti ha spinto a prendere questa nuova e importante decisione?

Il non sentirmi nel posto giusto, professionalmente parlando. 

Avevo competenze di un certo livello e avevo lasciato Milano con un ruolo di responsabilità, quindi tornare a essere una principiante in un settore diverso non era assolutamente la scelta migliore. Avevo capito che non era ancora il mio momento, così ho lasciato il lavoro. E in quel momento è iniziato uno dei periodi più difficili per me.

Cosa è successo?

Sono rimasta 4 anni praticamente ferma. Ho fatto alcuni lavori con il ruolo di docente, anche per l’Università di Sassari, in più ho ritentato la carriera come ingegnere biomedico facendo un tirocinio di 6 mesi, ma non venivo pagata per mancanza di fondi. Questa cosa mi ha scoraggiato molto, perché avevo delle competenze specifiche e non avevo intenzione di svendere la mia professionalità. Poi, dopo questi anni difficili, si è accesa una speranza

Ero rimasta in contatto con alcuni colleghi di Milano ed ero stata informata dell’esistenza di una società che voleva puntare su Cagliari e sull’apertura di una sede in questa città. Ho capito che era arrivato il mio momento, è così che Balance è entrata nella mia vita.

Raccontaci di Balance e del tuo inizio in azienda

Appena ho saputo di questa opportunità ho capito che poteva essere il mio momento perché racchiudeva il senso delle ultime scelte nella mia vita. L’azienda stava dando importanza al mio territorio, e già questo lo apprezzavo molto, in più stava dando spazio alle nuove risorse e io avevo già lavorato a contatto con i giovani studenti.

Cagliari è a tutti gli effetti la città dove è nata la Digital Academy di Balance e io ne sono parte. Sono lì da 5 anni, faccio da tutor alle nuove risorse, seguo il percorso di carriera di quelle più esperte e ho aiutato a rendere l’Academy unica perché ogni nostro corso di formazione è individuale e basato sulle skills personali. Qui seguiamo le persone durante la loro crescita professionale e le aiutiamo a superare le difficoltà, puntando sulla loro forza. E per farlo, nessuno di Balance mi ha mai chiesto di giustificare le mie scelte di vita in quanto donna.

Spiegaci meglio cosa intendi…

Mi era capitato, in passato, di dover fare un colloquio informale con una persona per un ruolo su Sassari, città distante 200 km rispetto al luogo dove mi trovavo, Baunei. Io non avrei avuto problemi a spostarmi, ma alla vista della mia fede nuziale sono state opposte resistenze perché, in quanto donna sposata, probabilmente sarei durata poco in quel ruolo, a causa del mio supposto bisogno di stare vicino a mio marito. Ricordo che mi sono sentita discriminata senza alcuna ragione. Io, che avevo vissuto anche fuori regione e che mi spostavo da sempre per lavoro. Ad un uomo nessuno avrebbe chiesto se se la sarebbe sentita di trasferirsi lontano dalla propria  moglie.

Sei riuscita a superare tutto questo?

Assolutamente sì, in Balance nessuno mi ha mai chiesto se fossi sposata o se volessi figli o se mettessi mio marito al di sopra di tutto. Anzi, mi sono trasferita a 150 km dal mio paese, Baunei, e quando ho dato la mia disponibilità a spostarmi a Cagliari durante la settimana, nessuno ha pensato che non lo avrei fatto solo perché donna. Qui importa il mio ruolo, le mie competenze, come faccio il mio lavoro. Essere donna non è un difetto e nessuno a Balance mi ha mai insinuato il minimo dubbio.

Ho cambiato lavoro, mi sono formata specializzandomi in un percorso diverso, rifarei tutto quello che ho fatto fino a ora, visto il risultato. Il mio futuro è qui, in Sardegna e in Balance.

Vista la tua esperienza, cosa consiglieresti a chi sta passando un momento di forte dubbio o difficoltà professionale?

Non arrendetevi mai.

Tutte le esperienze che ho avuto, anche quelle negative, mi sono servite per essere la persona che sono oggi, sia personalmente che professionalmente. Non spaventatevi, in ogni cosa c’è una motivazione o un qualcosa che vi servirà quando sarete e vi sentirete nel vostro posto. Tirate sempre fuori il meglio da ogni esperienza di vita. Non spaventatevi nemmeno dei luoghi o delle distanze, esiste la formazione online ed esistono i mezzi di trasporto per viaggiare!

Come darle torto?

La vita ci propina spesso lezioni che al momento ci sembrano ingiuste o troppo negative, ma poi ci ricompensa se sappiamo attendere e fare le scelte giuste per noi.
E se anche voi volete provare a cambiare strada e volete lavorare in un’azienda senza discriminazioni, scriveteci a jobs@balanceconsulting.it