Quando qualcuno si rivolge a noi, lo fa perché ha bisogno di realizzare un progetto. Ma questa è solo la parte visibile di un approccio molto più complesso e che vogliamo raccontarvi in prima persona.
La comunicazione azienda-cliente è un tema molto dibattuto.
Con questo articolo non vogliamo dare definizioni o esempi di come un’azienda dovrebbe comunicare con i propri clienti, ma parlarvi di come in Balance ci interfacciamo con i nostri partner e quale approccio adottiamo seguendo i nostri valori fondamentali.
Per noi la differenza la fanno le persone, ed è proprio da qui che partiamo per porre le basi di un progetto: a guidarci sono sempre le necessità, le aspettative e gli obiettivi delle persone che abbiamo davanti, indipendentemente dalle loro aziende.
Un progetto nasce da un’idea, che noi trasformiamo in qualcosa di molto più completo e personalizzato. Le diamo forma e la perfezioniamo grazie al continuo rapporto di fiducia con il nostro cliente.
Ed è di questo che vogliamo parlarvi.
Chi si rivolge a noi, lo fa per colmare mancanze (non solo tecniche) e dare vita a un progetto complesso. Questo, in Balance, diventa l’occasione per comprendere meglio non solo il progetto, ma anche chi l’ha ideato: che necessità ha? che ambizioni? qual è la sua storia?
Per riuscire a capirlo, ci poniamo non come azienda, ma come partner, e mettiamo sul tavolo esperienze, competenze e ascolto per andare a fondo di qualsiasi richiesta: ogni nostro tassello deve incastrarsi alla perfezione con quello dei nostri partner.
Tenendo conto di tutto questo, è più semplice capire a cosa aspira un progetto e a chi si sta rivolgendo. Di conseguenza, sarà più semplice anche fornire la soluzione corretta e affiancare il cliente con le persone più adatte.
Il nostro approccio
Un’idea, per essere progettata e sviluppata, deve poter essere seguita dalle persone giuste. In Balance, tenendo fede al nostro approccio, partiamo dalla scelta delle persone per formare i team migliori da affiancare a un cliente e al suo progetto.
Contano molto le competenze tecniche o specifiche di ognuno, ma consideriamo anche le soft skills e le peculiarità caratteriali come indice di scelta. In questo modo, siamo sicuri di formare il migliore team possibile per ogni partner, perché non solo ha le competenze per affrontare uno sviluppo, ma ha anche la sensibilità per comprendere meglio la persona che quel progetto lo ha creato.
Per essere sicuri di scegliere correttamente, prima della considerazione mettiamo in campo l’analisi preliminare: diamo molta importanza all’analisi della situazione iniziale, perché solo così possiamo comprendere esattamente come modulare un progetto e cosa implementare al suo interno.
Ora, alcuni di voi potrebbero pensare che questa fase preliminare possa diventare una perdita in tempo, in fondo siamo nell’era del “tutto e subito”. In realtà, questo è il momento che azzera le possibili problematiche future, perché avremo ben chiaro cosa fare, perché farlo e come farlo. Ciò che viene chiarito prima, non si trasforma in una sfida in un momento successivo.
In Balance, quindi, non vi daremo subito una soluzione: la progetteremo insieme a voi solo dopo esser sicuri di aver compreso ogni suo aspetto fondamentale.
Perché le soft skills contano quanto le competenze
In Balance uniamo competenze e soft skills per formare un team, ma perché?
Siamo convinti che un partner debba saper accompagnare un cliente durante tutto il percorso e deve essere pronto anche a eventuali modifiche da apportare.
Le soft skills, in questo senso, sono un valido aiuto, specialmente se appartengono alla persona di fiducia, che ha il compito di interfacciarsi con il cliente ed è a sua completa disposizione: il project manager. In caso di modifiche al progetto o di implementazioni impreviste, il project manager deve saper guidare il cliente verso la scelta migliore, tenendo conto anche e soprattutto del suo lato più umano.
Da qui nasce il rapporto di fiducia e rispetto che abbiamo con i nostri partner e di cui siamo molto orgogliosi.
E l’esperienza?
In Balance usiamo la nostra esperienza, formata e consolidata grazie a progetti in vari settori, per offrire sempre la soluzione migliore a un partner.
Grazie all’esperienza, sappiamo di poter indicare un percorso piuttosto che un altro, perché ne abbiamo validato il successo in un un determinato settore. Possiamo immaginare questa fase come una sorta di matching consapevole: se un nostro partner opera nel mondo dell’automotive, noi metteremo a frutto tutto quello che sappiamo e che abbiamo validato nel corso degli anni su progetti legati al medesimo ramo, così da rendere tutto un perfetto tris composto da competenze, soft skills ed esperienze.
Per capire quanto e come ogni esperienza acquisita può aiutare un partner, facciamo affidamento alla comunicazione continua. Ed è anche di questo che vogliamo parlarvi.
La comunicazione come risorsa fondamentale
Fino a questo momento abbiamo visto come in Balance approcciamo al cliente grazie al concetto di persona, ad un’analisi preliminare e approfondita e alla corretta combinazione di competenze, soft skills ed esperienze per creare il team perfetto.
In tutto questo, come si incastra la comunicazione?
È importante farvi comprendere cosa intendiamo noi con comunicazione in questo specifico contesto: per noi significa raccogliere commenti e opinioni durante tutto il processo di progettazione, quindi non solo alla fine e non solo nei momenti di normale condivisione o richiesta di feedback.
Comunicare, mantenendo sempre la figura del project manager come persona di fiducia, aiuta a comprendere eventuali problematiche improvvise o cambiamenti nelle intenzioni del cliente, così da poter correggere subito la direzione intrapresa.
Questo aspetto diventa fondamentale anche dopo la messa in opera di un progetto: per noi, ogni sviluppo diventa un momento di formazione e di crescita. Formazione, perché condividiamo con l’intero team tutto quello che è stato applicato (seguiamo il concetto di sharing aziendale), comprese modifiche o variazioni, crescita perché ogni feedback ci permette di migliorare sempre ogni nostro lavoro.
La soluzione migliore
Tutto quello che abbiamo visto finora ci porta alla soluzione, l’unica, quella scelta tra le opzioni previste, quella che si adatta perfettamente a ogni singola necessità o richiesta del nostro cliente.
La troviamo, la studiamo, la progettiamo e la implementiamo, rimanendo sempre in stretto contatto con il partner. Facciamo in modo che contenga tutto quello che ci è stato chiesto e continuiamo a valutare eventuali bisogni successivi, grazie all’affiancamento.
Una soluzione non vive mai di rendita, deve essere coltivata nel tempo e, se necessario, perfezionata in caso di importanti variazioni che toccano il mercato o il target di riferimento. Ed è proprio qui che acquisisce ancora più senso il rapporto di fiducia che abbiamo creato, perché il percorso fatto insieme può continuare anche successivamente.
La scelta spetta a entrambe le parti: restare, per noi, significa poter mantenere l’alto standard al quale abbiamo abituato il partner. Rimanere, per il partner, significa poter continuare a contare su un’azienda che saprà sempre trovare la soluzione più adatta per lui.
Restare insieme, anche dopo la progettazione
Lavorare come azienda partner, per noi di Balance, significa anche poter formare un cliente e prepararlo al futuro. Rimanere insieme può succedere in due casi: siamo noi ad affiancare il cliente, anche dopo la fine di un progetto, o è il cliente stesso a rimanere con noi, perché ha bisogno di una struttura solida che lo segua anche in momenti successivi.
In entrambi i casi, è importante mantenere lo stesso approccio adottato dall’inizio. Rimangono validi i princìpi di soft skills, fiducia e competenze e si aggiunge uno step successivo: la fidelizzazione.
Un termine che, in Balance, può essere sostituito semplicemente da fiducia, perché è questa che mantiene l’esperienza unica, dall’inizio alla fine. Unica e, come vedremo tra poco, personalizzata.
L’esperienza del nostro cliente è sempre personalizzata
Parliamo di esperienza da un punto di vista diverso: quello che ha il cliente grazie al nostro approccio.
Per esperienza del cliente, intendiamo l’intero percorso che offriamo, dal momento in cui ci contatta a quello in cui sceglie di rimanere con noi. Tutto il cammino fatto insieme deve essere unico e personale, creato su misura per lui e nessun altro.
Ogni ipotesi, ogni soluzione, ogni persona che rientra nel percorso deve pensare e agire sulla base del nostro partner: è lui il protagonista, dall’inizio alla fine.
Siamo fermamente convinti che la trasformazione digitale debba essere compresa in questa personalizzazione, perché se è vero che la digitalizzazione può aiutare aziende diverse, è altrettanto vero che esistono tanti modi diversi di introdurre un’impresa nel digitale e il nostro prevede sempre la costruzione di un modello personalizzato.
Quale potrebbe essere la nostra conclusione?
Non abbiamo pensato a una conclusione specifica, quando abbiamo scelto di raccontarvi come viviamo la costruzione di un progetto. Forse, però, tutto quello che avete letto può insegnarci ancora qualcosa: può aiutarci a conoscervi.
Quindi, se dovessimo trarre una conclusione, sarebbe sicuramente la seguente: vi sentite pronti a raccontarci la vostra idea di trasformazione digitale? Ascoltare i vostri bisogni ci servirà a capire se la strada da percorrere può essere fatta insieme.
Scrivici a marketing@balanceconsulting.it, siamo entusiasti all’idea di leggere chi siete e dove vorreste arrivare.